mercoledì 3 aprile 2013

IL MISTERO DELLE MELE

Oggi la mela è un frutto che può essere facilmente conservato per molti mesi in atmosfera controllata grazie all'impiego dei moderni frigoriferi. Inoltre le tecniche agricole ci mettono a disposizione delle varietà che vengono scelte per una maturazione più tardiva e una maggior resistenza ai microrganismi patogeni (ticchiolatura, maal bianco (oidio), fireblight).Per ridurre la disidratazione nel trasporto a volte vengono applicate piccole dosi di cera d'api (consentite dalla normativa) per migliorare l'aspetto estetico. «La produzione mondiale di mele è enorme (circa 50 milioni di tonnellate) e si estende in tutti i continenti. L'Italia ne produce 2 milioni di tonnellate, più o meno alla pari con Francia e Germania. Una volta si consumavano soltanto quelle coltivate vicino a casa che erano buonissime, ma duravano poco (esempio: la renetta grigia di Torriana vicino a Barge).

Oggi arrivano soprattutto dalle zone dove la produzione è intensiva (la regione leader è il Trentino-Alto Adige, seguita dal Veneto, Emilia e Piemonte). «Il quadro delle varietà presenti nella melicoltura italiana è rappresentato da un nucleo di 3 cultivar (Golden Delicious, Gala, Red Delicious) che superano il 10 per cento , e insieme rappresentano il 70 per cento della superficie. «A Torino c'è la possibilità di conoscere le numerose varietà di mele perché è possibile visitare il Museo della Frutta “Francesco Garnier Valletti” , unico nel suo genere (ubicato in Via Pietro Giuria 15 (telefono 011/670.81.95- dal lunedì al sabato ore 10-18) che consente di riflettere sul tema, attualissimo, della biodiversità.

Oggi infatti gustiamo poche varietà di frutta: ne sono scomparse molte altre, forse ricche di caratteristiche nutritive a noi sconosciute. «In Italia la mela si consuma come dessert, ma in molte parti del mondo ci sono altre modalità di consumo: produzione di sidro, aceto di mele, liofilizzate, essicate, polpe, succhi. Al centro Europa preferiscono quelle di gusto acidulo, in Italia invece sono gradite le mele dolci, adatte anche a preparare lo strudel, la tarte tatin, le crostate. «Tenuto conto che la mela è disponibile tutto l'anno, è facile da conservare, ha un costo moderato ed è ricca di valori nutritivi (vitamine, minerali, fibra, fruttosio, polifenoli antiossidanti per combattere i famigerati radicali liberi) conviene tenerla presente non solo a conclusione del pasto, ma anche nelle merende dei bambini così come nelle pause di lavoro, perché gratifica i sensi, ma soprattutto sazia senza esagerare nell'apporto calorico: si può dire chemediamente sono 43-50 calorie per ogni cento grammi».

Alla fine della fiera, il bollino sulle mele, si può mangiare?????
A questo quesito nemmeno i maggiori scienziati del mondo hanno saputo rispondere...